Dopo una decina di anni di uso di Linux anche come desktop ho ricominciato ad usare Windows come desktop {solo come desktop! La maggior parte dei miei progetti continua ad essere in ambiente Linux tramite WSL}.
Nel normale uso di un editor di testo ci sono due punti in cui ancora Windows 10 è rimasto un po’ carente:
- nell’inserimento delle lettere accentate maiuscole (ad esempio la È) nei testi in italiano
- nella possibilità di usare caratteri speciali come ~ (tilde) o ` (backtick o apice rovesciato) specialmente nelle sessioni Linux.
Se disponiamo di una tastiera con tastierino numerico possiamo sempre usare la combinazione di tasti ALT + <codice numerico del carattere> per inserire il carattere che desideriamo ma se la tastiera non prevede tastierino numerico come si fa?
La soluzione che ho adottato io è di usare AutoHotKey. È {ecco che subito se ne sente il bisogno! ;-)} una utility open-source che permette di associare l’inserimento di caratteri a determinate combinazioni di tasti ma anche automazioni più complesse quando Windows si dimostra -nonostante gli anni, ormai- ancora un po’ ostico. 😉
Una volta scaricato e installato il programma dobbiamo creare un file (con estensione .AHK) in cui inserire le impostazioni che ci interessano.
Una parte del file che uso io è:
!è::Send È ; alt è !ì::Send ~ ; alt ì !'::Send `` ; alt '
per poter inserire È, ~ e ` tramite ALT+è, ALT+ì e ALT+’.
Il file .AHK va poi lanciato manualmente o, se vogliamo le funzionalità disponibili ad ogni riavvio, inserito nella cartella Esecuzione Automatica.
Se non ricordiamo dove si trova questa mitica cartella è sufficiente:
- digitare la combinazione WIN+r
- scrivere shell:startup nel campo di testo della app che si sarà aperta
- premere invio o cliccare sul pulsante OK
magicamente -si fa per dire…- si aprirà la cartella Esecuzione Automatica in cui potrete copiare o incollare il file .AHK precedente preparato.
Poter associare un carattere ad una combinazione di tasti è spesso possibile anche direttamente nelle configurazioni dei vari editor/IDE, il vantaggio di usare AutoHotKey è che definiamo le combinazioni (e gli automatismi) una volta per tutte e da quel momento sono disponibili per ogni programma, anche se, originariamente, esso non ne prevede la funzionalità.
Io per esempio l’ho appena usato nell’editor online di WordPress per scrivere questo post.
E anche avendo a disposizione il tastierino numerico non è sempre facile ricordare i codici numerici dei caratteri da utilizzare in combinazione con il tasto ALT.
Questa guida è una manna dal cielo! Grandissimo post! Grazie mille davvero!
Carmine, grazie a te per il feedback! 🙂
ottima guida!
Grazie Simona! 🙂